Non usano mezzi termini alla Free Software Foundationper definire iPad: il nuovo tablet di Apple è un pericoloso passo indietro per l’informatica e la distribuzione di contenuti. Gli strali della FSF si concentrano ancora una volta sull’uso delle soluzioni di Digital Restriction Management (DRM), ampiamente usate da Steve Jobs e soci per limitare la libertà degli utenti.
All’assalto dell’iPad è stata lanciata una petizione diDefective by Design, campagna anti DRM dei paladini del software libero capeggiati da Richard Stallman.
John Sullivan, uno dei promotori dell’iniziativa anti-iPad, ha protestato vivacemente, insieme ad altri membri della FSF, anche durante lo svolgimento del keynote di presentazione di Steve Jobs. L’obiettivo è quello di far capire alla stampa e ai media la “Restriction Zone” costruita da Cupertino intorno ai suoi prodotti, per impedire agli utenti di poter usare liberamente i propri dispositivi.
Il pericolo, diciamo pure la certezza, è che con iPad la società di Cupertino possa attuare delle politiche restrittive sulle applicazioni utilizzabili sul dispositivo e sui contenuti veicolati sul tablet. Nonostante l’annuncio del formato aperto ePub, con iPad Apple potrà avere pieno controllo anche sui libri scaricati sul dispositivo, cancellandoli a proprio piacimento e limitandone le possibilità d’uso secondo precise politiche di marketing…sempre a svantaggio della libertà dell’utente.
Chi volesse firmare la petizione potrà collegarsi sulle pagine di Defective by Design dedicate all’iPad (al momento purtroppo offline)
By Newload
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